"È un passo importante visto che è
la prima multinazionale a farlo. Riteniamo indispensabile che
queste scelte di fermata, riorganizzazione, rallentamento per
permettere la ripartenza, siano estese anche alle altre aziende
metalmeccaniche". Così Francesca Re David, segretaria generale
Fiom-Cgil e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e
responsabile automotive, commentano la decisione di Fca di
chiudere alcune fabbriche fino a lunedì.
"Per affrontare questa fase di emergenza in tutto il Paese -
spiegano Re David e De Palma - abbiamo proposto al Governo e al
sistema delle imprese una programmazione della riduzione e del
rallentamento delle attività produttive, fino alle fermate per
mettere in sicurezza le lavoratrici e i lavoratori. La proposta
di fermata per consentire una ripartenza in sicurezza per i
lavoratori è il punto centrale della richiesta della Fiom,
condivisa con le altre organizzazioni sindacali, che Fca ha
accettato. Per ottenere questo risultato è stato fondamentale il
confronto constante tra i delegati, le organizzazioni sindacali
e la direzione aziendale di Fca. In una situazione di emergenza
è necessario il confronto sulla salute, sulla sicurezza dei
lavoratori e dei cittadini e sulla difesa del lavoro. Il Governo
intervenga urgentemente con gli ammortizzatori sociali necessari
a garantire il salario e il Ministero della Salute fornisca le
linee guida di comportamento a tutto il mondo delle imprese".
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