Tre paesi vicini, poco
più di 600 abitanti in tutto, dove gli anziani, soliti
incontrarsi in piazza, vedono stravolte di colpo le loro
abitudini. Cocullo, 217 abitanti, Cansano, 242, e Roccapia, 177,
gravitano tutti sull'area di Sulmona (L'Aquila). Da quando
l'epidemia ha raggiunto l'Abruzzo, l'unico punto di riferimento
di chi vive in questi luoghi dell'entroterra era il bar del
paese, che funziona anche da negozio di generi alimentari e gli
incassi sono anche leggermente aumentati, visto il divieto di
può uscire dal centro abitato. Con la nuova stretta nella lotta
alla diffusione del Covid19 l'atmosfera è destinata a
peggiorare.
"È sicuramente una situazione nuova quella che stiamo vivendo
in questi giorni - dice il sindaco di Cocullo, Sandro Chiocchio
- anche perché i nostri residenti, come quelli degli altri
piccoli centri della Valle Peligna, fanno riferimento al nostro
capoluogo, e in questi giorni ci sentiamo ancora più isolati del
solito. Ma se tutto questo serve a tutelare la salute delle
persone, è un sacrificio che facciamo volentieri". Per il
sindaco di Cansano, Mario Ciampaglione, il fatto di dover
restare a casa e non poter uscire dal paese a causa del virus
sta rafforzando il senso di comunità. A Roccapia, invece, si è
registrato un particolare fenomeno: il rientro in paese, negli
ultimi giorni, di chi lavora o studia fuori e ha preferito la
tranquillità e la sicurezza del piccolo centro alla vita caotica
e pericolosa della città.
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