"Siamo molto preoccupati, perchè
questi ragazzi fra qualche giorno non sapranno come e dove
letteralmente mangiare. Abbiamo scritto all'ambasciata del
Senegal per un aiuto, ma conoscendoli non credo che ci
aiuteranno. Quindi che faremo?". Laye Bay Asim è il presidente
della associazione Alis che raggruppa nel pescarese la comunità
senegalese, forte di centinaia di iscritti, che nella stragrande
maggioranza lavorano come ambulanti, e che ha rapporti nel resto
del paese con le istituzioni senegalesi.
Il blocco totale delle città sta mettendo in crisi i loro
piccoli mercati: "Con l'inverno è già difficile, si rischia di
non sapere come e dove mangiare, le mense sono chiuse, non
possono girare per la città, o entrare nei negozi che sono
chiusi; c'è gente che ha famiglia con figli, questa vicenda
potrebbe diventare un problema serio".
La comunità senegalese pescarese si è sentita con le altre
italiane che hanno gli stessi problemi: "per di più il 24 aprile
inizia il ramadan, e se per quel periodo non sarà risolta questa
vicenda del coronavirus, davvero ci sarà gente in difficoltà, e
potrebbe diventare un problema sociale".
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