Riscaldamento globale,
inquinamento e diffusione del coronavirus in Italia, un legame
c'è. Ed emerge parlando di clima con Guido Visconti, professore
emerito dell'università dell'Aquila, esperto di fisica
dell'atmosfera. Ora con l'attenzione alla pandemia, la questione
inquinamento pare passata in secondo piano, ma se ci pensiamo "i
temi non sono scollegati - osserva Visconti - Se si guardano le
mappe dell'industrializzazione in Italia e la mappa del virus,
c'è una perfetta sovrapposizione. La Val Padana è l'area più
inquinata d'Europa, non da oggi, ma da cinquant'anni; tutte le
persone anziane colpite da malattie polmonari avevano un sistema
respiratorio compromesso, dopo una vita vissuta in regioni
malsane". In più, osserva Visconti, "gli aerosol nell'atmosfera,
che sono molto pesanti in quelle regioni, aiutano il trasporto
del virus. Lo si vede anche osservando diverse aree di una
stessa regione: in Emilia Romagna, Modena è più colpita, Ferrara
lo è meno. In Abruzzo Pescara è più colpita, lo sono meno le
zone interne. E la riduzione del traffico, comunque, serve a
poco, i benefici si potranno avere solo nel lungo termine".
(ANSA)
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