(di Paolo Renzetti)
Uno sforzo informativo ulteriore ai
tempi del Coronavirus. Televisioni e radio abruzzesi proseguono
senza sosta ad informare i cittadini abruzzesi con
professionalità e competenza, nonostante le problematiche di un
settore che, come quello della stampa in generale, sta
attraversando oggi in un periodo di grandi cambiamenti e fare i
conti con una contrazione del mercato pubblicitario e dunque
meno entrate.
Anche il premier Conte ha detto "Il contributo responsabile
che sta dando il sistema dell'informazione merita di essere
pubblicamente rimarcato. Soprattutto le testate locali - quelle
che meglio conoscono il tessuto sociale del proprio territorio -
si stanno affermando come ancore a cui il Paese si affida in
questi momenti di smarrimento".
"Anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con queste
parole ci ringrazia ma nessuno finora ci ha dato un aiuto
concreto. Noi non andiamo in Cassa integrazione - spiega il
direttore responsabile di Telemax Leda D'Alonzo - perché
dobbiamo continuare a lavorare, anche più di prima. Il Governo
però continua a fare distinguo tra le TV Locali: il nostro
appello è che venga emendato l'art.6, comma 2, del Dpr 146/17
per eliminare quell'aberrante discriminazione dello "sbarramento
a 100".
Non servono nuovi fondi, ma solo un'equa ripartizione nella
graduatoria del Mise. Chiama in causa anche la Regione il
direttore di rete dell'emittente TVSEI Mauro di Pietro: "Le
emittenti Tv abruzzesi, a fronte dell'emergenza COVID 19,
avevano nei giorni scorsi rivolto un appello ai vertici della
Regione, per ottenere una misura di sostegno straordinario. Ma,
nonostante le rassicurazioni, poi il Consiglio Regionale e la
Giunta non ha dato seguito a nessun provvedimento. Un aiuto
necessario per chi, con responsabilità e spirito di servizio,
sta garantendo un flusso continuo di notizie al territorio
regionale, con dirette tg, speciali e programmi di informazione
sociale. Un sistema in piena attività, che non può ricorrere
alla cassa integrazione e con la raccolta pubblicitaria
completamente ferma. Non si escludono prese di posizione da
parte degli editori con l'avvio di nuove iniziative".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA