Trasformato in questa
emergenza in hospital Covid l'ospedale San Camillo de Lellis di
Atessa è ormai pronto per ospitare i pazienti meno gravi, ma non
si placano le polemiche tra il sindaco Giulio Borrelli e la
Regione. Il nosocomio sangrino, a servizio di 30 comuni, è stato
depotenziato per la trasformazione dopo che l'assessorato alla
Sanità si è appellato al parere negativo del ministero della
Salute. "Falso - dice Borrelli. E' giunta comunicazione del
Viceministro Sileri che risponde che la gestione dei pazienti
affetti da Covid-19 è esclusiva prerogativa della Regione".
In una nota Borrelli aggiunge "i cittadini di Atessa e dei
Comuni limitrofi vogliono chiarimenti sulle reali intenzioni
della Regione e della ASL sull'ospedale. E non perché siamo
preoccupati o vogliamo speculare sul dopo emergenza, ma perché
siamo stati spogliati di tutti i servizi sanitari e, purtroppo,
oltre ai malati Covid ci sono cittadini che continuano ad avere
le loro esigenze medico-sanitarie, e che ora devono percorrere
20/30km per andarsi a fare le analisi del sangue, un vaccino o
in pronto soccorso già sovraccarichi. La nostra disponibilità a
collaborare per risolvere l'emergenza coronavirus è massima, fin
dall'inizio - aggiunge Borrelli. Quello che non possiamo
accettare è la costante strumentalizzazione e politicizzazione
dei fatti. Non si può ignorare che chi governa la Regione ha
affermato il falso, per bocca di ben due assessori. Qui sembra
tutto un gioco, uno scaricabarile. E' costante il tentativo di
attribuire a altri le responsabilità delle proprie scelte. La
ASL continua a sfornare comunicati stampa addossando al comune
di Atessa una serie di decisioni proprie: per esempio, per
giustificare il trasferimento del centro distrettuale a Casoli,
si è detto che io avrei negato di mettere a disposizione il
centro polifunzionale di Monte Marcone. Non è pervenuta alcuna
richiesta per quella struttura e non è stato fatto nessun
sopralluogo, la stessa manca di collaudo tecnico/amministrativo,
non è adeguata a differenza della palazzina ex Codemm da noi
indicata più adatta e giudicata idonea, in un primo momento,
dagli stessi tecnici della Asl, che non prevedevano costi
esorbitanti per adeguarla alle necessità" .
Riproduzione riservata © Copyright ANSA