Per ricostruire l'Abruzzo sono stati
stanziati 17,7 miliardi, 12,7 dei quali - il 71% dell'importo
complessivo - sono stati spesi. Ad 11 anni dal sisma che devastò
L'Aquila, il bilancio di quanto è stato fatto finora arriva
dalla Struttura di missione per la ricostruzione e lo sviluppo.
Dei quasi 18 miliardi provenienti dal bilancio dello Stato e
dal Fondo europeo di solidarietà, 4,5 sono stati utilizzati per
le spese obbligatorie, l'assistenza tecnica e il superamento
dell'emergenza. Il grosso degli stanziamenti - 8,8 miliardi,
poco meno del 50% - è andato alla ricostruzione privata. Su
questo fronte, i fondi trasferiti sono 7 miliardi e quelli spesi
6,6. Per quanto riguarda invece la ricostruzione pubblica, sono
stati assegnati complessivamente 2,9 miliardi: di questi 2,4
sono stati trasferiti agli enti locali e 1,6 miliardi sono stati
spesi. Ad oggi, dunque, le amministrazioni locali hanno ancora a
disposizione 1,2 miliardi da spendere. Infine, per lo sviluppo
sono stati impegnati 200 milioni, 100 dei quali trasferiti e già
spesi. E' evidente dunque che c'è un problema sulla
ricostruzione pubblica, a partire dagli edifici scolastici.
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