"Guardando i dati clinici e quelli
di laboratorio, possiamo dire che l'Abruzzo si trova in una fase
di plateau, all'inizio di una discesa che sarà lunga. Sono,
però, fiducioso: per fine mese potremmo avere un Abruzzo con
zero o con pochi contagi se continuiamo così. Chiaramente
mantenendo il distanziamento sociale, ma devo dire che qui c'è
grande rispetto delle restrizioni". Lo afferma il direttore
dell'Unità operativa complessa di Malattie infettive di Pescara,
Giustino Parruti, della task force della Regione, a proposito
della situazione coronavirus in Abruzzo.
Difficile, secondo l'esperto, interpretare gli attuali dati
regionali, perché "c'è un ritardo nell'esecuzione dei test, che
non è colpa di nessuno. Questo ritardo analitico, però,
chiaramente condiziona la curva epidemica che per essere
valutabile andrebbe analizzata in tempo reale. Adesso -
sottolinea - si stanno analizzando i tamponi di otto, dieci
giorni fa".
Il problema, secondo Parruti, in questo momento è
rappresentato, come nel resto d'Italia, dagli ospiti delle Rsa
che si sono contagiati. Situazioni delicate, in tal senso, si
sono create a Pescara, Montesilvano, Loreto Aprutino e Spoltore
(Pescara). "Tutti i punti vulnerabili - osserva l'infettivologo
- sono stati raggiunti dal virus e in quelle strutture ci sono
pazienti estremamente fragili".
Parruti tiene poi a sottolineare la "grande solidarietà e
generosità" di alcune aziende, che oggi hanno donato
all'ospedale tute protettive per il personale: "Abbiamo avuto
grossi problemi perché eravamo senza. Le forniture ufficiali
hanno settimane di ritardo, ma la nostra assistenza non può
avere ritardi. Alla fine ci hanno inondato di tute che ci
consentiranno di lavorare serenamente in questo weekend. Avevamo
dei soldi, raccolti dai cittadini proprio per questi motivi, ma
le aziende non hanno voluto niente. Questi gesti - conclude
Parruti - sono straordinari".
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