Implementata rapidamente, in
Abruzzo, l'attività dei laboratori che si occupano dei test sul
coronavirus. Da meno di 300 tamponi analizzati ogni giorno nella
settimana del 20 marzo si è passati ai 600-700 in quella del 28
marzo e agli oltre mille analizzati quotidianamente negli ultimi
tre giorni. Alla base dell'aumento dei casi registrati in
Abruzzo, infatti, c'è anche l'incremento del numero di test
eseguiti. Oltre al laboratorio della Asl di Pescara, centro di
riferimento regionale per l'emergenza, sono operativi l'Istituto
Zooprofilattico di Teramo e l'università di Chieti.
Nell'analisi dei tamponi si procede con delle priorità ben
precise, in base alle linee guida nazionali. I casi a rischio
considerati urgenti vengono analizzati immediatamente, anche
grazie alla strumentazione in grado di fornire una risposta in
90 minuti. Ci sono poi i soggetti asintomatici e non considerati
a rischio, sottoposti a test in via esclusivamente
precauzionale: in tal senso si stanno analizzando oggi i tamponi
eseguiti otto, dieci giorni fa, sempre in base a quanto previsto
dalle linee guida.
Nei prossimi giorni, dovrebbe arrivare al laboratorio di
Pescara un nuovo dispositivo in grado di analizzare fino a 2.400
tamponi in 24 ore, che consentirà di implementare ulteriormente
l'attività diagnostica. Si sta infatti lavorando per andare a
scovare i positivi sul territorio. Una diagnosi tempestiva ha un
duplice obiettivo: da un lato il benessere delle persone
contagiate, dall'altro consente di alleggerire la pressione
negli ospedali, perché - è ormai accertato - un paziente
sottoposto a terapia precoce nella maggior parte dei casi non
sviluppa i sintomi più severi del Covid-19 e non ha bisogno di
ricovero.
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