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Coronavirus: Acerbo, Mattoscio vuole libertà Trump

Coronavirus

Coronavirus: Acerbo, Mattoscio vuole libertà Trump

Pescara, 16 aprile 2020, 16:03

Redazione ANSA

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"Non se ne abbia Nicola Mattoscio ma dissento dalle sue affermazioni che trovo piuttosto lontane dalla realtà. Consiglierei di non tirare in ballo i partigiani per sostenere una visione della "libertà" che è quella di Confindustria e all'estero di Trump e Boris Johnson. Certo non quella della Costituzione che all'articolo 32 recita: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività" e che all'articolo 41 chiarisce che "L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana". Così risponde Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Pcr, alle dichiarazioni di Nicola Mattoscio sul lockdown.
    . "Il lavoro rende liberi" era scritto sul cancello di Auschwitz non nella nostra Costituzione che è nata per difendere i lavoratori. Lo stesso codice civile riconosce che il lavoratore che si astiene dal lavoro perchè non sono garantite le condizioni di sicurezza debba essere retribuito. Come si fa a associarsi alla campagna in atto contro il lockdown quando più del 50% delle aziende sono rimaste attive e lo stesso "blocco" è arrivato con gran ritardo mentre si creava un clima di distrazione e paranoia su runners e passeggiate col cane? Come si fa a dire certe cose dopo che per le pressioni di Confindustria non si è fatta la zona rossa a Bergamo causando una strage per la quale spero qualcuno finisca sotto processo? Come si fa a criticare i sindacati che sono stati fin troppo responsabili? Le decisioni sulle riaperture dovrebbero essere prese soltanto tenendo conto della difesa del diritto alla vita e alla salute di cittadine e cittadini. Semmai oggi bisognerebbe controllare a tappeto le aziende che stanno ancora lavorando e non sono essenziali e dare maggiore forza normativa alle prescrizioni del "protocollo". Invece di inseguire gli esibizionisti sarebbe il caso di ispezionare aziende a cui si è consentito di rimanere aperte col silenzio-assenso.
    Poi ci sarebbe da discutere su dove e come trovare i soldi per fronteggiare la crisi ma temo che anche su questo saremo in disaccordo", chiude l'ex deputato pescarese.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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