"La riapertura dei cantieri della
ricostruzione non può e non deve essere prorogata ancora a
lungo, anzi, con i giusti adempimenti riteniamo si debba
procedere alla riapertura immediata". Così in una nota il
segretario generale di Apindustria L'Aquila, Massimiliano Mari
Fiamma, sulla necessità di entrare nella fase due anche nei
canteri della ricostruzione post terremoto dell'Aquila.
"Riteniamo sia il momento giusto per redigere un protocollo
specifico per la ricostruzione che, in simbiosi con quello più
generale firmato da tutte le Parti Sociali, consenta la
riapertura con il rispetto dei DPI, delle distanze e,
probabilmente, privilegiando l'utilizzo di maestranze locali per
evitare il via vai di lavoratori da altri territori - si legge
nella nota -. Altra soluzione potrebbe essere, almeno nei centri
storici, centralizzare servizi quali misurazioni delle
temperature e l'installazione di bagni chimici. La tipologia
della maggior parte delle lavorazioni di cantiere è decisamente
compatibile con il rispetto di norme di legge e di buon senso e
il fatto che L'Aquila sia ancora una isola felice sul covid
dovrebbe spingerci ad osare qualcosa per evitare comunque il
peggio. Non si può pensare sul serio di sostenere le imprese
sostituendo la normale attività, e le entrate che comporta, con
mera assistenza pubblica che, come è ormai evidente a tutti, non
è né facile da ipotizzare né attuabile data la situazione del
nostro Paese - continua Mari Fiamma -. Adesso ci aspettiamo una
politica coraggiosa e sensata che vada oltre le mere
dichiarazioni di principio e le vuote conferenze stampa su dati
e percentuali basate sul nulla”.
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