"La Fiom ritiene fondamentale
l'applicazione dell'accordo sottoscritto con Fca. L'eventuale
ripartenza della Sevel prima del 4 maggio è di fatto la partenza
di più stabilimenti in più regioni, dalla Puglia al Molise alla
Campania al Piemonte oltre a diverse aziende della
componentistica situate non solo in Abruzzo. In tutti gli
stabilimenti verificheremo e monitoreremo la concreta
realizzazione delle linee guida e del Protocollo per ridurre al
minimo il rischio di contagio". Lo affermano Michele De Palma,
segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e
Simone Marinelli, per la Fiom-Cgil nazionale che chiedono al
governo di "fare chiarezza visto che si moltiplicano le
riaperture con il silenzio assenso dei Prefetti in molti settori
industriali".
"La Fiom - spiegano De Palma e Marinelli - si è assunta la
responsabilità di realizzare linee guida per tutelare i
lavoratori in fabbrica, ma la valutazione sull'andamento
epidemiologico e sulle condizioni generali per la riapertura
dell'industria sono nelle competenze del Governo, altrimenti il
rischio è che le ripartenze avvengano solo sulla base
dell'andamento del mercato. Infine con le istituzioni a ogni
livello è necessario garantire che il sistema della mobilità
pubblica sia fornita con il massimo grado di sicurezza. Per
questo chiediamo al Governo ed ai Ministeri coinvolti di avviare
urgentemente un confronto per stabilire se vi sono le condizioni
generali per la ripartenza della Sevel e di tutta la
componentistica e comunque di realizzare un piano per garantire
la salute e la sicurezza di tutte le lavoratrici ed i lavoratori
sui territori interessati".
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