"Non
una telefonata dal presidente della Regione Marsilio: mi ha
chiamato il capo della protezione civile Borrelli, ma non lui.
Con tutti i morti che abbiamo avuto, non capisco proprio perché
non lo abbia fatto. Ma me ne farò un a ragione". E' lo sfogo del
sindaco di Castiglione Vincenzo D'Ercole, il cui paese è uscito
ieri dalla Zona Rossa abolita dalla Regione Abruzzo. Oggi per la
prima volta il sindaco, positivo asintomatico per 35 giorni, ha
messo piede fuori di casa e lo ha fatto per celebrare la Festa
della Liberazione dal nazifascismo. "Ma lo Stato l'ho sentito
presente, questo sì - dice - Fondi, mascherine, carabinieri,
insomma non ci siamo mai sentiti soli, l'Anci Abruzzo e
centinaia di sindaci abruzzesi mi sono stati vicino, di ogni
schieramento".
La Festa della Liberazione coincide con la riapertura delle zone
a rischio della Val Fino, chiuse con decreto dal 17 marzo
scorso, una festa "per noi è pur sempre condizionata, siamo
ancora 'dentro' il problema, ma è certamente meglio. Poi si
verso il 4 maggio e forse torneremo anche noi ad un minimo di
normalità - continua D'Ercole - Certo , noi ora siamo al secondo
giro di mascherine consegnate alla gente quando ci sono comuni
anche grossi che non hanno finito la prima distribuzione: questo
da la misura del nostro dramma".
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