"Sinceramente ci aspettavamo,
essendo il nostro uno sport individuale a basso impatto, di
poter riprendere il 4 maggio, quando invece potranno tornare ad
allenarsi, nel singolo, solo gli atleti di interesse nazionale
che nel nostro caso per l'Abruzzo poi non sono molti.
Chiaramente però, e lo dico anche da medico, la salute resta la
prima cosa per cui continuiamo a lavorare per il 18 maggio".
Così il presidente regionale della Federazione Italiana Tennis
Luciano Ginestra che rappresenta in Abruzzo oltre 11mila
tesserati che svolgono la loro attività in 77 Circoli tennis.
"Siamo in continuo contatto con Roma e ovviamente con i
nostri dirigenti e associati. Domani terremo un Consiglio
Federale in video conferenza per fare il punto della situazione,
considerando le diverse problematiche che si sono create con
questo stop. Attendiamo l'ok all'attività per il ritorno
all'attività, considerando che, nell'ambito di questa emergenza
sanitaria, per noi sarà importante e anche delicato gestire la
ripresa delle scuole tennis dove sono impegnati i più piccoli, e
dunque garantire e far rispettare loro tutte le misure
sanitarie".
Sulla lettera inviata da gestori di circoli e Maestri di
tennis al presidente della Regione Marsilio e all'assessore allo
Sport Loris, per chiedere certezza sulle riaperture dei circoli,
Ginestra ha aggiunto: "Si tratta di una iniziativa condivisa e
comprensibile perché chiaramente e giustamente c'è
preoccupazione per il futuro dopo quasi due mesi di stop. Grazie
anche al miglioramento dei dati e all'avvicinarsi in Abruzzo del
coefficente R0 (il parametro che misura la potenziale
trasmissibilità di una malattia infettiva, ndr) allo zero, siamo
fiduciosi su una ripartenza seppur graduale del settore
tennistico e e di tutto il movimento nella nostra regione".
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