Il coordinamento dei sindaci e
degli amministratori del Pd attacca la Regione Abruzzo che ha
emanato "ben tre ordinanze senza averle concertate con nessuna
rappresentanza dei sindaci, anticipando le disposizioni
dell'ultimo provvedimento del Governo che entrerà in vigore
lunedì 4 maggio".
Per sindaci e amministratori del Pd, si tratta "di una
condotta pericolosa che genera confusione nei cittadini e
costringe le amministrazioni locali a dare chiarimenti e
risposte su qualcosa che si è visto calare dall'alto senza
nessuna condivisione preliminare. È un fatto molto grave che, in
una fase nella quale è necessario mantenere una linea comune e
dare segnali univoci alla popolazione, si voglia mettere in
piazza e sulla pelle dei cittadini uno scontro che è tutto e
solo politico nel quale la Regione targata Meloni - Marsilio
tenta una fuga in avanti su temi così delicati"
"D'altra parte, da chi rivendica attenzione al lavoro delle
forze dell'ordine ci si aspetterebbe altro. Le ordinanze
regionali mettono in grande difficoltà chi deve esercitare i
controlli. C'è inoltre un aspetto giuridico: queste misure
appaiono illegittime alla luce degli atti del Governo che
giustificano solo misure più restrittive. Il Coordinamento dei
sindaci e degli amministratori del Partito Democratico abruzzese
- prosegue la nota - chiede la revoca immediata di queste
decisioni e di aprire un tavolo permanente di confronto con le
amministrazioni locali con le quali condividere i passaggi e le
decisioni che inevitabilmente coinvolgono i territori".
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