"Ancora una volta l'assessore
Febbo ha perso un'occasione. Come sempre capita, la colpa è
sempre degli altri e sempre dei più deboli. L'assessore Febbo,
sa che ci sono Lavoratori che per andare a lavorare in Val di
Sangro escono di casa alle 3.30 di mattina e devono prendere più
autobus e fare più di 2 ore di viaggio? Visto che la febbre non
viene a comando, l'assessore, ha valutato che la temperatura
corporea in due ore può subire delle variazioni?": E' la
risposta di Alfredo Fegatelli, segretario regionale Fiom dopo i
fatti del lavoratore al lavoro con la febbre alla Sevel.
"Se un Lavoratore dovesse manifestare dei sintomi durante il
viaggio, la Regione ha previsto quale
deve essere il comportamento che si deve adottare? - si chiede
fegatelli - Egregio assessore, la FIOM si è sempre distinta per
essere avanguardia, è lei con quella risposta difensiva che ha
dimostrato di essere retroguardia. Perché non avete previsto di
misurare la temperatura prima di salire sugli autobus?
Perché non avete previsto di fornire un servizio immediato di
diagnosi in questi casi? Non aver accolto il nostro invito a
coordinarsi con il Molise è stato un grave errore. Forse
l'assessore pensa che il virus arrivato al confine dell'Abruzzo
magicamente sparisce?".
Per Fegatelli "noi non solo evidenziamo le criticità ma
facciamo anche delle proposte.
È tanto interesse delle aziende quanto quello vostro di lavorare
per salvaguardare la salute dei
Lavoratori, e visto che voi amministratori spesso subite il
fascino del mondo imprenditoriale
preoccupatevi almeno di salvaguardare il futuro del tessuto
industriale. Un'ultima considerazione: quello che è successo a
Pescara il Primo Maggio, secondo lei è colpa dei cittadini
Pescaresi o della confusione che avete generato per affermare di
essere più bravi nella riapertura anticipando la FASE 2?"
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