"Le mascherine da poter vendere a
50 centesimi sono al momento introvabili. Ci hanno promesso
consegne a partire dalla prossima settimana: speriamo che
avvengano e, soprattutto, che avvengano in modo costante.
Peraltro per noi non si tratta di un mercato, prima del Covid-19
ne vendevamo pochissime, è un servizio che rendiamo alla
collettività". Lo afferma il presidente provinciale di
Federfarma Pescara, Fabrizio Zenobii, a proposito delle
polemiche sulle mascherine chirurgiche con prezzo calmierato,
che sono introvabili.
Frequenti, infatti, nelle farmacie, le lamentele dei
cittadini che non riescono a trovare i dispositivi di
protezione. Le stesse attività, però, non riescono a reperire le
mascherine, dato che anche i depositi sono senza. In alcuni casi
le farmacie hanno a disposizione mascherine, ma non possono
essere vendute a 50 centesimi in quanto acquistate a un costo
maggiore, prima dell'annuncio del Governo circa il prezzo
calmierato. Difficili da trovare anche gli altri modelli, come
le Ffp2.
"Anche noi - sottolinea Zenobii - siamo vittime di un mercato
impazzito. Ho ordinato alcol cinque volte e ogni volta l'ho
pagato un prezzo diverso, sempre superiore a quello del periodo
precedente all'emergenza. I guanti chirurgici, che fino a
quattro mesi fa vendevo a 10 euro la confezione, oggi li pago 15
euro. Con che coraggio e a che prezzo dovrei venderli?" si
chiede.
Situazione caotica anche sul fronte dei rimborsi alle
farmacie che avevano acquistato mascherine a un prezzo maggiore
di 50 centesimi. "Ci sono ancora tante cose da capire", aggiunge
il presidente di Federfarma, che ringrazia i colleghi e
sottolinea come, comunque, "sul territorio, in questa situazione
di emergenza, la categoria abbia dimostrato di essere un punto
di riferimento per tanti cittadini".
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