"Tra folate di vento e sferzate di
sole, stamane il sindaco ha distrutto a martellate una fontana
dimenticata da tempo all'inizio della strada parco, giusto alle
spalle del Palazzo Mezzopreti-Gomez, un luogo dedicato alla
musica e all'armonia, oggi teatro di fracasso e di incitamenti
grevi. Con questa azione il sindaco Masci ha ammesso di non
essere riuscito a mantenere le sue promesse: non riuscendo ad
arginare il degrado, pensa di risolverlo abbattendone qualche
simbolo, mutandosi singolarmente in Carlo Martello, assumendo
così il ruolo del prode demolitore dei segni della città che non
va. Di fatto una imbarazzante via di fuga dalla realtà che
vivono i pescaresi". Lo denunciano i consiglieri comunali del
centrosinistra di Pescara Marinella Sclocco, Stefania Catalano,
Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni
Di Iacovo e Mirko Frattarelli.
"Abbiamo presentato una interrogazione urgente per conoscere
in virtù di quali atti deliberativi il sindaco abbia potuto
demolire a martellate una fontana che stava lì da qualche
decennio e che si poteva ripristinare nel suo funzionamento o,
comunque, collocare altrove", dicono i consiglieri, "ma al di là
degli aspetti legati al diritto, che ovviamente approfondiremo,
il gesto del sindaco non è adatto al ruolo di chi dovrebbe
risolvere i problemi della città nel rispetto della legge: il
degrado si combatte con misure ragionevoli ed efficaci, non con
atti che sembrano incitare al vandalismo".
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