"Bisogna chiudere qualcosa oggi
evitando assembramenti e riunioni affollate e sperare di
riaprire prima di Natale: tutto ciò perché purtroppo molti
focolai si sono sviluppati in locali e in occasione di feste
organizzate con troppa disinvoltura, Si deve tirare il freno
nell'interesse di tutti, a cominciare dagli stessi imprenditori:
non dando un colpo di freno, chiusure e incertezze si
prolungheranno nel tempo e la gente avrà sempre più paura di
frequentare locali ed esercizi commerciali". Così il primario
del reparto malattie infettive dell'ospedale San Salvatore
dell'Aquila, Alessandro Grimaldi, nel fare il punto sulla
difficile situazione che si è creata nel capoluogo regionale e
in provincia per la impennata dei casi positivi. "A marzo molta
gente è rimasta a casa per molti giorni ed ha subito
deterioramento irreversibile arrivando in ospedale in condizioni
disperate, non si potevano fare tamponi. Ora non dobbiamo
ripetere quegli errori anche perché sappiamo molto di più: serve
una inversione, una sterzata brusca nel prossimo mese, un
momento in cui tutti i cittadini dovranno autoresponsabilizzarsi
con comportamenti virtuosi, distanziamenti sociali, mascherine e
lavaggio, evitando assembramenti per attività non strategiche",
conclude Grimaldi.
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