"Mentre il personale
infermieristico della Asl di Pescara da mesi si sobbarca il
superlavoro derivante dalla pandemia covid la Asl gli scrive
chiedendo che restituiscano cifre fino 5.000 euro.
Incredibile ma assolutamente vero. Infermieri sono creditori di
tante ore di straordinario ma nel frattempo devono pagare subito
una cifra spropositata", lo afferma il segretario nazionale del
Prc Maurizio Acerbo di concerto con il segretario provinciale
Corrado Di Sante.
"Infermieri attraverso alcuni sindacati avevano fatto una
vertenza che li aveva visti uscire vincenti in primo grado. La
Asl di Pescara ha vinto in appello - spiega - A decine si sono
visti recapitare la comunicazione a firma del direttore
amministrativo Barile che cita: 'Con la presente si comunica
che, in esecuzione della sentenza n. 459/2019 del 13/06/2019
della Corte d'Appello di L'Aquila sull'appello proposto avverso
la sentenza n. 688/2017 del 26/09/2017 emessa dal Tribunale di
Pescara, sono stati riconosciuti complessivi 15 minuti per
effettuare le operazioni di vestizione, svestizione e passaggio
di consegne, se effettivamente resi. In conseguenza di ciò
l'importo totale a suo carico da recuperare è pari ad € ...
Pertanto si procede a partire dal mese di Ottobre 2020 al
recupero delle somme dovute sul trattamento economico mensile
per un importo pari ad € 200,00.
Qualora interessati a versare l'importo totale di € ... in
un'unica soluzione, può rispondere alla presente e-mail per
ricevere le dovute istruzioni'. Non entriamo nel merito perché
avremmo bisogno di leggere documentazione - prosegue Acerbo - So
però che in Regione Abruzzo sono appena state aumentate
retribuzioni dei dirigenti. Si tratta di una storia vecchia che
coinvolge anche la precedente giunta regionale. E' evidente che
invece di cercare una soluzione che tenga conto delle esigenze
poste dal personale infermieristico si è preferito creare
problemi enormi a famiglie di lavoratrici e lavoratori a basso
reddito".
"Infermieri sono eroici solo quando bisogna mandarli allo
sbaraglio davanti alla pandemia come accaduto nei mesi
trascorsi. Va stigmatizzato il comportamento di quei sindacati
che hanno promosso il contenzioso senza tutelare adeguatamente
lavoratori. Questo però non cancella le responsabilità della
politica regionale. E bisognerebbe capire in quante Asl
abruzzesi si sia determinata analoga situazione.
Rifondazione Comunista è solidale con infermiere/i e invita la
giunta regionale e il consiglio a intervenire perchè non si può
colpire con questa pugnalata chi ogni giorno garantisce il
funzionamento della nostra sanità pubblica".
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