"Dopo almeno dieci anni di
inerzia, disattenzione (se non addirittura complicità), la Asl
interviene a difesa dell'interesse pubblico, senza guardare in
faccia nessuno e senza timori reverenziali". Così il presidente
della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, commenta l'inchiesta
della Procura di Chieti per frode in forniture e
approvvigionamento di protesi cardiache che ha portato ad
arresti per reati ipotizzati dalla corruzione alla turbativa
d'asta, dal falso all'omicidio colposo.
"E' bastato fare la cosa più normale del mondo, seguendo il
preciso mandato che presidente della Giunta e assessore alla
Salute hanno fornito ai Direttori nominati: procedere a gare,
stimolare la concorrenza, rispettare le regole del libero
mercato e dell'interesse pubblico, per recuperare milioni in
forniture inappropriate. Ora è un po' più chiara la ragione per
cui la Asl di Chieti accumulava milioni di deficit ogni anno".
"Ringrazio e faccio i miei complimenti al direttore generale
Thomas Schael: mai come oggi - conclude - appare più felice la
scelta di aver affidato questa Asl a una persona estranea
all'ambiente, ai suoi condizionamenti e scevra da pregiudizi e
rapporti personali".
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