"Gigi Proietti è andato via.
Proprio oggi, il giorno del suo ottantesimo compleanno. Il
grande Maestro, non ce l'ha fatta. Ho avuto per lui una
ammirazione sconfinata. Orgogliosa di averlo conosciuto e di
averlo nominato Pesidente del TSA nel 1999, quando ero assessore
regionale alla cultura. Poter lavorare con lui è stata per me
un'esperienza indimenticabile. Era un uomo con una intelligenza
ed una carica trascinante. Ho riso ai suoi spettacoli come non
mai. Un vero mattatore, che passava dalla musica elevata quando
faceva il verso a Louis Armstrong, a divertirci con le sue gag e
provocazioni come con " Nun me rompe er ca' " e poi le celebri
macchiette di Petrolini, per arrivare a Shakespeare. I primi
successi di Proietti arrivano in una cantina adibita a teatro a
Prati in cui recitava Brecht, ma poi l'exploit fu soprattutto
con lo Stabile dell'Aquila diretto da Antonio Calenda, che lo
guida in testi impegnativi di Gombrowicz e di Moravia. Amava
L'Aquila e quando veniva, non rinunciava mai alla sua
passeggiata ed a salutare gli amici dei suoi primi passi da
attore. Stare con lui, anche solo 10 minuti ti dava la carica
per sempre. Quella carica la porto sempre con me. Ho tanti bei
ricordi, quanta energia ci ha regalato. Lo adorerò per sempre
come milioni di altre donne ed uomini e lo piango, ora che non
c'è più. " Così la Deputata Stefania Pezzopane, assessore
regionale alla cultura quando Proietti fu nominato Presidente
del Tsa, ricorda il grande maestro.
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