Il Nursind, sindacato delle
professioni infermieristiche, di Avezzano (L'Aquila) ha
presentato un esposto alla procura della repubblica del
capoluogo della Marsica per denunciare la situazione che si è
creata al pronto soccorso di Avezzano, negli ultimi due mesi
preso d'assalto da pazienti in seguito alla impennata di contagi
che sta caratterizzando il territorio provinciale, da molti
giorni maglia nera tra le province abruzzesi. Lo fa sapere in
una nota il dirigente del sindacato Antonio Santilli che attacca
i vertici dell'azienda sanitaria. Il pronto soccorso di Avezzano
è da settimane al collasso essendo passato dalla gestione di 3-4
pazienti covid nel mese di settembre a punte di circa 35 malati:
con la conseguenza che contagiati anche gravi hanno atteso nelle
ambulanze, nelle auto o appoggiati in luoghi di fortuna non
attrezzati, il che ha causato anche la morte di due persone.
"Riceviamo e prontamente giriamo alle Autorità per gli
accertamenti, gli interventi e le iniziative di competenza un
grido di preoccupazione e di dolore ma anche di rabbia da parte
di operatori del pronto soccorso di Avezzano che, dopo mesi di
inerzia da parte di chi avrebbe potuto e dovuto predisporre
adeguati strumenti, presidi e supporti strutturali ed
organizzativi a fronte della ampiamente prevista e preannunciata
seconda ondata della pandemia Covid, si sentono ora precipitati
nell'insostenibile impatto con modalità operative, funzionali,
organizzative e di prevenzione prive di elementari livelli di
sicurezza per i cittadini, per gli ammalati, per gli stessi
operatori e per i loro familiari - si legge nella nota -. I
medici del pronto soccorso di Avezzano latori di questa
informativa, stanchissimi e preoccupati per la salute propria,
del resto del personale e della Comunità, ma anche consapevoli
dei problemi che affliggono tutti i pronto soccorso d'Italia, si
dichiarano tuttavia sgomenti e disorientati per il silenzio (se
non vero e proprio disinteresse) dei superiori livelli
direzionali".
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