"Più attenzione da parte della Asl
e della Regione Abruzzo per Rsa, Ra e strutture che ospitano gli
anziani". Questa la richiesta che Lorenzo Berardinetti,
presidente Uncem Abruzzo, e Sabrina Ciancone, sindaco di
Fontecchio, hanno rivolto tramite una lettera aperta al
presidente della Regione, Marco Marsilio, all'assessore
regionale alla Sanità, Nicolettà Verì, e ai direttori generali
della Asl d'Abruzzo, alla luce dei numerosi problemi emersi
nelle ultime settimane in tutte quelle strutture residenziali
che accolgono persone anziane. "I sindaci dei comuni di montagna
stanno affrontando responsabilità e incertezze con la consueta
dedizione e compostezza", hanno spiegato Berardinetti e
Ciancone, "ma c'è, tra le tante emergenze, una per cui chiediamo
un intervento immediato e forte che faccia fronte a ciò che noi
non possiamo risolvere.
Oltre una popolazione anziana residente, molti comuni hanno,
nel proprio territorio, strutture sanitarie per anziani. Rsa, ra
e case di riposo che stanno vivendo come un incubo queste
settimane amplificando il dramma di tutti". Il presidente
dell'Uncem Abruzzo e il sindaco di Fontecchio hanno evidenziato
che "molti operatori e moltissimi anziani sono positivi ai
tamponi, non si riesce a sostituire il personale medico,
infermieristico e di Ooss che va in quarantena o in malattia,
esistono difficoltà a reperire DPI (specie tute) e ossigeno, c'è
un ritardo e una carenza di vaccini anti-influenzali, è
consigliato alle strutture di trattare gli anziani sintomatici
in sede, non in ospedale, i medici di base o delle Usca non
riescono a fronteggiare l'assistenza dei degenti sintomatici
specie nelle strutture dove la figura del medico responsabile
non è obbligatoria. Ma soprattutto non vengono effettuati
tempestivamente e non vengono restituiti gli esiti dei tamponi a
personale e degenti (a titolo di esempio, in un comune con una
Rsa di 80 degenti e 50 operatori e un Ra con 40 degenti e 20
operatori sono stati effettuati i tamponi lunedì 9 e ad oggi
(sabato 14) non si conosce ancora l'esito".
Per questo Berardinetti e Ciancone hanno chiesto al
presidente Marsilio, all'assessore Verì e ai manager delle Asl
abruzzesi "un canale preferenziale per effettuare e refertare i
tamponi, il rafforzamento del personale medico (USCA o Forze
dell'ordine), rifornimenti specifici di Dpi e ossigeno. Senza
recriminare o polemizzare, evidentemente i processi non sono
efficacemente disegnati. Attendiamo, perciò, una risposta
concreta e immediata da chi ha il potere di organizzare le
soluzioni, assicurando sempre la nostra completa
collaborazione".
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