"Posto che il 27 novembre la
cabina di regia ha accertato per la prima volta la riduzione
dello scenario epidemico condizione poi confermata dal
monitoraggio del 4 dicembre, il periodo di 14 giorni era
destinato a perfezionarsi non prima dell'11 dicembre". E' una
della contestazioni che il governo fa alla Regione Abruzzo
contro la ordinanza del presidente, Marco Marsilio, di Fratelli
d'Italia, con la quale a partire dal 7 dicembre scorso viene
reintrodotta la zona arancione e cancellata la zona rossa in cui
il territorio era finito dal 18 novembre scorso alla luce di una
decisione dello stesso governatore adottata per la drammatica
impennata di contagi che ha messo a dura prova il sistema
sanitario regionale. Il rilievo è contenuto nel ricorso
presentato al Tar dell'Aquila dall'Avvocatura dello Stato che ha
chiesto, per conto della Presidenza del Consiglio, nella persona
del premier, Giuseppe Conte, e del Ministero della Salute, nella
persona del Ministro Roberto Speranza, l'annullamento della
ordinanza di Marsilio. Nella diffida inviata alla Regione dal
Ministro delle Regioni Francesco Boccia, lo scorso 6 dicembre,
data in cui il governatore abruzzese ha firmato la ordinanza, si
parlava di ritorno della Regione in zona arancione non prima del
9 dicembre.
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