Il sindaco di Roccaraso
Francesco Di Donato chiede immediati ristori per consentire agli
imprenditori e alle oltre 1500 persone che vivono con il turismo
della neve di andare avanti.
"La montagna sta pagando un duro prezzo. Purtroppo le
chiusure si stanno prolungando in un momento per noi
fondamentale in cui i fatturati determinano tutto l'anno
lavorativo", afferma il primo cittadino, Francesco Di Donato.
"Rispettiamo la situazione sanitaria e il pensiero va alle
famiglie che hanno avuto morti in seguito alla pandemia. Ma
siamo preoccupati perché bisogna tenere alta l'attenzione sulla
montagna. Chiediamo ristori importanti, proporzionati ai mancati
guadagni, per tutte le categorie, dai gestori degli impianti
agli operatori turistici, dai commercianti ai mastri di sci,
alle scuole di sci, dai lavoratori stagionali ai piccoli
imprenditori. La situazione è complicata e drammatica, la
montagna rischia di subire un colpo mortale se non si interviene
rapidamente. Il mio è un appello alla Regione e al governo -
conclude Di Donato - di mantenere alta l'attenzione non solo in
questo periodo di crisi ma anche nel futuro, nel momento in cui
bisognerà tenere ben presenti le iniziative da fare soprattutto
nel rilancio delle infrastrutture e quando si discuterà dei
Piani europei, il Recovery fund e soprattutto il Cis Abruzzo.
Abbiamo bisogno di aiuto e lo chiediamo con forza da Roccaraso".
Per il presidente di Federturismo Dario Colecchi il
principale problema è quello della liquidità: "A differenza
dell'arco alpino abbiamo una stagione estiva che non è forte e
che quindi non può aiutare a rimpinguare le casse. Il problema
più grande è quello della liquidità, ci sono imprenditori che
hanno riqualificato le proprie strutture e altri che devono
ancora farlo. In molti casi si tratta di piccole e micro imprese
che hanno attraversato un cambio generazionale e che hanno dei
seri problemi di liquidità. Con la mancanza di liquidità il
dating delle singole aziende rischia di sprofondare limitando o
addirittura azzerando, in questo modo, la partecipazione a bandi
successivi per essere pronti nel prossimo decennio".
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