Nonostante l'impennata di contagi
e il rapido peggioramento della situazione, a Pescara si sta
valutando, a partire da mercoledì, la riapertura delle scuole,
chiuse dal sindaco, su indicazione della Asl, dall'8 al 16
febbraio. La decisione definitiva verrà presa tra lunedì e
martedì, ma sembra che l'orientamento sia quello di consentire
la ripresa delle attività didattiche in presenza per le scuole
elementari e per le prime medie. Tutte le altre rimarranno
chiuse per effetto della zona rossa.
Stamani vertice in Prefettura, alla presenza dei sindaci, dei
rappresentanti della Asl e dell'Ufficio scolastico. All'origine
delle valutazioni, non solo gli aspetti sanitari, ma anche
quelli socio-economici e i disagi vissuti dalle famiglie con la
chiusura delle scuole.
Sembra che gli screening eseguiti sulla popolazione
scolastica stiano dando risultati confortanti, nonostante la
diffusa circolazione della variante inglese - a cui a Pescara è
riconducibile più di un caso su due - che contagia più
facilmente i bambini. Alla luce dei dati dei prossimi giorni
verrà presa una decisione definitiva sulla questione.
A Pescara il sindaco aveva disposto lo stop alle attività
didattiche in presenza a causa del repentino aumento dei
contagi, soprattutto tra i bambini. Altri comuni più piccoli
hanno adottato provvedimenti analoghi, mentre in tutta la
provincia sono decine le classi in quarantena.
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