In un territorio, quello
marsicano, in lutto per una tragedia che ha sconvolto una intera
comunità, si stanno rivelando più difficili del previsto le
ricerche del 26enne studente di Avezzano (L'Aquila) Gianmarco
Degni, ultimo dei dispersi sul monte Velino dove ieri mattina
sono stati ritrovati i suoi tre amici con i quali il 24 gennaio
scorso stavano facendo una escursione prima di essere travolti
da una valanga.
In azione, oltre ad una quarantina di soccorritori, due cani
molecolari dei carabinieri: in particolare, è al lavoro il
secondo cane dopo che nelle prime ore del mattino ha operato il
primo al quale è stato dato il cambio.
Secondo quanto si è appreso, non hanno dato risultati le battute
cominciate nella zona dove sono stati ritrovati i tre corpi.
Corpi che non erano molto lontani tra di loro e che sono stati
ritrovati a circa un metro sotto la neve. Da quanto emerge da
fonti dei soccorritori, i due cani stanno operando per la prima
volta sulla neve ed inoltre stanno trovando difficoltà perché lo
scenario è inquinato dalle operazioni di ieri quando a metà
giornata, dopo il ritrovamento dei tre cadaveri, le ricerche
sono i state sospese per il pericolo valanghe causato dalle alte
temperature.
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