Sul suicidio del dottor Sabatino
Trotta, Dirigente del Dipartimento di Salute Mentale dell'AUSL
di Pescara Sabatino Trotta, arrestato ieri mattina, e
impiccatosi intorno a mezzanotte nel carcere di Vasto nella
tarda serata di ieri, ha parlato il segretario nazionale della
Uil Pa Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio che ha sostenuto
come "quello che è accaduto doveva e poteva essere evitato.
Purtroppo sono eventi tragici che accadono per una serie di
concause. Proprio oggi il Consiglio d'Europa con un report
certifica che le nostre carceri sono le più sovraffollate
d'Europa e a questo fa da contraltare una penuria e
inadeguatezza di personale della polizia penitenziaria. Fermo
restando che parliamo in questo caso di un gesto estremo come
quello del suicidio che a volte può presupporre non una
debolezza ma una grande forza che si determina in chi vuol
metterlo in atto, e se c'è una volontà non è semplice
impedirlo". Sulla opportunità di sorvegliare il dottor Trotta in
carcere, De Fazio aggiunge: "Poteva essere sorvegliato Non
c'era a che risulta una disposizione che disponesse una
sorveglianza particolare e straordinaria ma mediamente nel
carcere di Vasto a fronte di 135 reclusi, la notte mediamente
prestano servizio a quell'ora 5 unità di polizia penitenziaria
per cui vorrei che qualcuno spiegasse come si può sorvegliare
contemporanea tutto questi detenuti con soli 5 unità di polizia
penitenziaria".
I dati del carcere di Vasto vedono la presenza di 91 internati,
19 detenuti e 25 detenuti ristretti presso sezione Covid.
Personale: 70 attualmente operativi su 99 previsti; Entro
ottobre altri 10 del ruolo agenti e assistenti andranno in
pensione: Di notte solo 5 agenti sono di servizio. I reclusi
presenti in totale sono 135. Il dottor Sabatino Trotta si è
suicidato nella Sezione circondariale ove insistono 9 camere di
pernottamento ed era solo in cella per il rispetto delle norme
covid.
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