La presenza del Giro d'Italia in
Abruzzo ha un impatto sulle casse pubbliche per i costi di
ospitalità della Corsa Rosa di circa 300 mila euro: è quanto
emerge da un rapido e sommario al momento, bilancio con gli
attori pubblici presenti al debutto della 3 giorni all'Aquila.
Comuni e regione investono questa cifra per portare a casa le
tre partenze e un arrivo, dal 14 al 17 maggio, grande copertura
tv, presenze turistiche agognate, e ottimisticamente desiderate
vista la previsione di una regione almeno in giallo. Il Giro
viene in genere considerato come un buon compromesso tra spesa e
resa, specie in una regione che ha notoriamente un alto numero
di appassionati di ciclismo e che ha dato alla storia di questo
sport campioni veri.
"Siamo convinti che l'Abruzzo che deve sceglie di inviare
all'esterno il proprio brand anche con le attività sportive di
alto livello, come già fatto con il Napoli calcio, le
manifestazioni internazionali nel pattinaggio, tennis, sci, cioè
tutte quelle attività di massa che si confrontano con il turismo
- spiega all'ANSA l'assessore allo sport della Regione Abruzzo
Guido Liris - Sono effetti a lunga scadenza purtroppo ora ancora
frenati dal covid, ma la strada non può che essere questa".
A dare manforte all'assessore è intervenuto il direttore del
Giro d'Italia Mauro Vegni che ha appunto spiegato come "il
collegamento tra il Giro e le attività promozionali dei
territori sono uno degli scopi delle nostre attività. Segnalo
come la tappa di Campo Felice sia di domenica, quindi la
consideriamo sportivamente e non solo una delle più importanti,
con grande copertura tv, e con la possibilità di essere seguita
sulle strade dai tifosi. Non solo: neanche querst'anno ci siamo
voluti dimenticare dell'Aquila: era dal 1989 che non si
effettuava una partenza dal capoluogo e ora daremo all'Italia
un'altra occasione per puntare dei fari sulla condizione post
sisma dell'Aquila, verificheremo le condizioni della
ricostruzione della città, insomma".
La tappa aquilana del 16 maggio attraverserà i parchi nazionali
e bellezze naturali: "Siamo contenti perchè la Regione Abruzzo
ci da questa possibilità - prosegue Vegni - r sappiamo che lo
farà anche negli anni prossimi. Ripeto, il Giro d'Italia è anche
volano di promozione turistica". Cosa per esempio che la Rcs ha
già fatto per esempio con l'arrivo della Tirreno-Adriatico a
Prati di Tivo in marzo.
"Certo, ci auguriamo che a maggio le condizioni siano migliori -
ha chiuso Liris - ma c'è grande soddisfazione già da ora".
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