Dopo mesi di restrizioni e limitazioni, l'Abruzzo dalla mezzanotte è in zona bianca. Tra le novità principali vi è l'eliminazione del coprifuoco, che andava avanti da oltre sette mesi. Cessano, sostanzialmente, tutte le restrizioni, ma restano in vigore le regole di comportamento, quali uso delle mascherine, distanziamento interpersonale e divieto di assembramento.
Gli operatori economici, ristoranti, bar e locali, possono tirare un sospiro di sollievo, non essendo previste limitazioni di orari, se non quelle imposte dalle amministrazioni comunali.
Come, ad esempio, a Pescara, dove il sindaco, Carlo Masci, ha annunciato degli orari che stanno mandando gli operatori su tutte le furie.
In zona bianca, per quanto riguarda ristoranti bar e locali, per i tavoli all'aperto non sono previste limitazioni numeriche, mentre per i tavoli al chiuso il numero massimo è di sei persone non conviventi. Nessuna limitazione per i negozi, neppure per quelli dei centri commerciali che possono aprire anche nei weekend, festivi e prefestivi, e per i musei. Da oggi riaprono a pieno regime anche le biblioteche. Resta la questione delle discoteche, per le quali non c'è una data: per le serate danzanti nei tanti stabilimenti balneari della costa abruzzese bisognerà attendere ancora.
Il passaggio in zona bianca è frutto del miglioramento registrato dall'Abruzzo nelle ultime settimane. Tra i parametri principali per la classificazione delle regioni in aree di rischio colorato vi sono l'incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti e la pressione ospedaliera. A livello regionale, l'incidenza, in costante calo, è ora a 20: per la zona bianca bisogna avere un dato inferiore a 50. Ottimi anche i dati sui ricoveri.
"Si può dire che il peggio è passato, anche se bisogna continuare a usare tutte le precauzioni del caso - ha detto il governatore Marco Marsilio nel weekend - Però si riapre, si riparte in anticipo rispetto al programma nazionale. L'appello a tutti i cittadini, che hanno dimostrato grande capacità di resilienza, è a non abbassare la guardia, ma anche a nutrire quel giusto ottimismo necessario a rilanciare l'economia e a ritrovare quella normalità che manca da troppo tempo".
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