Torna in carica il sindaco di
Celano (L'Aquila), Settimio Santilli, finito ai domiciliari il
22 febbraio scorso in quanto coinvolto, insieme ad altre 24
persone, in un'inchiesta della Procura di Avezzano (L'Aquila)
basata su gravi ipotesi di reato contro la pubblica
amministrazione. Il Prefetto dell'Aquila, Cinzia Torraco, a
seguito della decisione della Corte di Cassazione che ha
ordinato l'immediata cessazione della misura cautelare del
divieto di dimora a Celano, emessa dal Tribunale del Riesame
dell'Aquila nei confronti del sindaco, Settimio Santilli, ha
emanato ieri il decreto di revoca della sospensione dalla
carica, precedentemente disposto nei confronti del primo
cittadino ai sensi dell'art. 11 comma 2 del d.lgs. n.235/2012 -
si legge in una nota.
Contestualmente, il prefetto ha comunicato al dottor Giuseppe
Canale, viceprefetto in quiescenza nominato Commissario
Prefettizio del Comune di Celano al momento della sospensione
del sindaco, l'intervenuta cessazione del suo incarico. Insieme
al sindaco tornano in carica la Giunta e il Consiglio comunale.
L'inchiesta ha coinvolto anche il vice sindaco, Filippo
Piccone, ex parlamentare ed ex consigliere regionale di Fi e
Pdl, finito in carcere a Vasto (Chieti), che ha presentato
dimissioni irrevocabili. Le misure cautelari firmate dal Gip
erano state annullate dal Tribunale del Riesame dell'Aquila con
un provvedimento disposto dal collegio presieduto dal giudice
Alessandra Ilari.
Per Santilli e Piccone il Riesame aveva disposto il divieto di
avvicinamento a Celano, poi cancellato dalla Cassazione. Le
indagini hanno coinvolto amministratori e dirigenti: secondo
l'accusa, avrebbero pilotato appalti e incarichi a favore di
amici e conoscenti tra i quali imprenditori e professionisti.
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