I più recenti dati relativi
all'utilizzo del Superbonus 110%, testimoniano come, dopo un
anno dalla sua introduzione, l'incentivo sta mostrando i primi
risultati significativi sul mercato. Secondo uno studio
dell'Ance a livello nazionale, al 1 luglio, risultano in corso
24.000 interventi per un ammontare corrispondente a circa 3,5
mld di euro.
La maggior parte degli interventi riguardano, ancora, edifici
unifamiliari ed unità immobiliari indipendenti anche se, in
termini di importo gli edifici condominiali rappresentano circa
il 43% di quello complessivo.
La leva fiscale, in tal modo, comincia a produrre effetti
soprattutto per i beneficiari per cui il bonus 110% era stato
pensato al fine di riqualificare e mettere in sicurezza grandi
complessi immobiliari, soprattutto in aree degradate.
Per i condomini, si tratta di lavori con importo medio di
oltre 500mila euro mentre per le singole abitazioni si rilevano
importi medi di circa 90mila euro.
"In Abruzzo - fa sapere il presidente Ance Antonio D'Intino
- abbiamo appena festeggiato un primato nazionale con
l'ultimazione del primo condominio importante, con i lavori in
Superbonus 110%, per un importo di otto milioni di euro. I dati
del monitoraggio ENEA - MISE- aggiornati a Luglio 2021 -
evidenziano, anche in Abruzzo, una crescita significativa dei
lavori legati al Superbonus, per un ammontare di 112 milioni di
euro su circa 600 interventi".
"Se da un lato ci si può entusiasmare per la crescita
esponenziale del numero di interventi registrati a luglio - in
numero di 600 in totale - rispetto ai 150 rilevati a maggio
2021, dall'altro lato, questa osservazione, la dice lunga sulla
enorme potenzialità inespressa del Superbonus riferito ai 305
comuni abruzzesi. E' come se ogni comune avesse attivato (solo)
due interventi. Pur nell'attesa dei fondi del Recovery Plan, è,
pertanto, necessario favorire la massima diffusione del
Superbonus che può incidere in maniera significativa ed
immediata sul PIL della nostra Regione, stimato in circa 30
milioni di euro - chiude D'Intino - I dati elaborati da
Prometeia indicano una flessione del PIL dell'8,6 per cento nel
2020, solo nelle costruzioni la contrazione del prodotto, dopo
la caduta del primo semestre 2020, è stata meno accentuata della
media dei settori".
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