"No alla scuola spezzatino",
"Fatela finita con i bla bla bla", "Non siamo una scuola di
serie B". Sono alcuni degli slogan con cui questa mattina
docenti e studenti dell'Iss Alessandrini Marini hanno protestato
davanti alla sede della Provincia chiedendo una soluzione al
problema della carenza di aule che non penalizzi ulteriormente
la didattica. Dislocato oggi su più sedi l'Iss
Alessandrini-Marino chiede una soluzione che riunisca aule e
laboratori consentendo agli studenti di avere una formazione
adeguta. "Sono anni ormai che le nostre classi vengono divise
tra varie sedi e la situazione non è più sostenibile - ha detto
Mariassunta Di Crescenzo, docente di lettere - vogliamo delle
soluzioni concrete, utili agli studenti perchè alcune classi che
non hanno i laboratori vicini di fatto non hanno potuto
usfuruire di ore importanti. Abbiamo sentito che si prospetta
la possibilità di alcune aule al Pascal ma è molto distante
dall'Ipsia. Si devono trovare soluzioni cocnrete, non mettere le
pezze. L'istruzione decorosa è un diritto per i nostri ragazzi".
Ragazzi che, hanno sottolineato i docenti, spesso trovano il
lavoro ancor prima di diplomarsi grazie alle competenze
acquisite a scuola. A confrontarsi con docenti e studenti, che
si sono rifiutati di salire in delegazione nella sede della
Provincia, il consigliere delegato all'edilizia scolastica Luca
Frangioni. "La Provincia non ha perso alcun finanziamento e
tanto meno abbiamo perso i sette milioni del Marino la cui
convenzione ci è stata proposta solo ad aprile del 2020 - ha
detto Frangioni - prima era solo una promessa dello Stato. Fra
alcune settimane sarà bandita la gara di progettazione. Non
abbiamo un problema di aule per questo anno scolastico ma gli
insegnanti del Marino non vogliono essere dislocati su più
istituti per ragioni assolutamente comprensibili ma che si
scontrano con la realtà dei fatti. Soprattutto non voglio essere
loro a trasferirsi al Pascal, dove grazie ai lavori svolti
nell'ala inagibile con classificazione B, abbiamo recuperato sei
aule; questo significa che torna agibile con i lavori prescritti
dalla protezione Civile che stiamo realizzando".
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