"La gravissima vicenda della
Riello è paradigmatica. E' necessario fare ciò che non è stato
fatto in questi anni di discussione sui tavoli europei:
intervenire in modo significativo per evitare che il dumping
salariale diventi la regola, determinando un pesante
sbilanciamento che favorisce altri Paesi europei e penalizza
l'Italia. Servono, inoltre, strumenti finalizzati a
disincentivare la delocalizzazione da parte di imprese che
operano sul territorio italiano". Lo afferma il deputato
abruzzese Andrea Colletti (L'Alternativa C'è) a proposito
dell'annunciata chiusura dello stabilimento Riello di Cepagatti
(Pescara) e del licenziamento di 71 lavoratori.
"E' urgente che il ministero dello Sviluppo Economico si
occupi di questa vicenda in particolare e di questi temi in
generale - aggiunge Colletti - Il Mise, dopo mesi di latitanza,
dovrebbe finalmente prendere voce a difesa dei lavoratori e
delle imprese, per evitare che le aziende lascino l'Italia per
andare all'estero, con tutto ciò che ne consegue. Servono azioni
concrete a tutela del tessuto economico e produttivo italiano",
conclude il deputato.
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