I test molecolari su campione
salivare sono diventati, con la legge n.126 in vigore dal 19
settembre, validi per il rilascio del 'Green pass' al pari degli
oro/rinofaringei antigenici rapidi o molecolari, ma in Abruzzo
pare impossibile farli. I laboratori analisi privati di mezza
regione, subissati di chiamate negli ultimi giorni, non sono
ancora pronti. La realtà è che il salivare 'molecolare' per
rilevare l'infezione da virus SARS-CoV-2 richiede più tempo di
lavorazione e comporta costi maggiori per la struttura che lo
esegue. "Il gold standard resta il tampone molecolare
oro/rinofaringeo - spiega all'ANSA Fabrizio Martinelli,
presidente dell'Ordine interregionale dei Chimici e dei Fisici
di Lazio, Abruzzo, Umbria e Molise - I test salivari con
sviluppo e analisi in Pcr sono equiparati, ma il mercato li
rende costosi". Le risposte a utenti che in Abruzzo hanno
chiamato diverse strutture per prenotare test salivari
molecolari sono state le più disparate: non ci sono indicazioni
dal ministero, non conosciamo la legge, non sono validi per il
'Green pass', "ci stiamo attivando".
"Il costo di un test salivare molecolare per l'utente finale
non può essere inferiore a 45/60 euro visto l'elevato costo di
attrezzattura e materia prima. Occorrono 24 ore per il risultato
- spiega Martinelli - Solo un laboratorio che serve una platea
molto ampia può avere convenienza a farli. Oppure facendo una
convenzione con tante farmacie". In quella che per Martinelli è
"una grande confusione generata da una comunicazione sbagliata"
emerge il confronto con le farmacie che possono eseguire solo
tamponi oro/rinofaringei. "Come laboratorio devo rispettare
giustamente le condizioni igieniche previste dalla norma,
inclusi almeno 10 ricambi d'aria a ora, i tamponi sono eseguiti
in una sala apposita, gli utenti restano 3 minuti ed escono da
un percorso obbligato, come possono le farmacie assicurare le
stesse condizioni?". E così, mentre i test salivari molecolari
vengono usati in Abruzzo per il monitoraggio della popolazione
scolastica, restano inaccessibili al cittadino. Per il futuro
"molto dipenderà dal mercato e dalla richiesta" conclude
Martinelli.
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