"La storia che leggiamo oggi sulla
stampa, raccontata da una cittadina residente in via Roma, è
inaccettabile. Una testimonianza che mette in luce, se ancora ce
ne fosse bisogno, la quotidianità a cui tanti pescaresi sono
costretti ormai da troppi mesi. Non ci sono più giustificazioni
e tempi: bisogna agire subito per offrire l'accesso all'acqua
potabile e tamponare le situazioni critiche. Nel mentre l'Aca
deve risolvere le problematiche legate all'erogazione del
servizio. Ma serve che i Sindaci vadano a sbattere i pugni sui
tavoli: Ersi e Aca sono aziende pubbliche al 100%, e di
quest'ultima proprio i sindaci sono i principali azionisti,
nominano i CDA e approvano i bilanci. È chiaro quindi che oltre
al danno è inaccettabile la beffa del rimpallo di responsabilità
che qualche Primo cittadino sta perpetuando ormai da mesi".
Lo afferma il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico
Pettinari, che prosegue: "In Regione, poi, sono anni che
chiediamo un rifacimento della struttura delle reti idriche
abruzzesi, che rimangono un vero e proprio colabrodo con perdite
che arrivano fino al 70%, dalla sorgente fino agli impianti
domestici. Ho riportato il caso in Consiglio e mi aspettavo
risposte chiare e un programma di azioni concrete sulla
mappatura delle reti da parte di Ersi (Ente regionale servizio
idrico) e sulle azioni volte a migliorare la rete idrica
d'Abruzzo. Ma niente, anche questa volta l'Assessore non
risponde e, in mancanza di una spiegazione tecnica, bofonchia
parole di circostanza per giustificare l'ingiustificabile. Tutto
questo è inaccettabile. Su servizio idrico integrato è stata
confezionata una gestione fallimentare sotto ogni punto di vista
da Regione Abruzzo e Comuni, confermando come questi siano
distanti anni luce dalle esigenze dei cittadini. È
indispensabile che agli interventi a lungo tempo sulla rete si
agisca con immediatezza almeno per garantire l'accesso all'acqua
alla cittadinanza. Storie come quelle che abbiamo letto oggi non
sono tollerabili in una città come Pescara che vuole vendere
l'immagine di città del futuro, ma non riesce neanche a
garantire i servizi indispensabili come l'acqua".
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