Un video che, partendo dal
devastante incendio che la scorsa estate è avvenuto nella pineta
di Campomarino (Campobasso), alza lo sguardo sulla problematica
ambientale degli incendi in Italia e nel mondo, dando vita a un
dialogo di speranza tra uomo e natura, un inno alla sua forza
rigeneratrice e un appello alla coscienza collettiva affinché il
vento possa cambiare. E' "Resurgis", lavoro realizzato dallo
studio di produzione Creative Motion di Pescara. Il video sarà
presentato alla serata d'apertura del Festival del Cinema dei
Diritti Umani di Napoli, manifestazione internazionale di cinema
di impegno politico e sociale collegata al circuito Human Rights
Film Network, coordinato da Amnesty International.
Il video affronta in modo delicato e poetico la questione
degli incendi, del cambiamento climatico e della mancanza di
gestione attiva dei territori e delle foreste. Le immagini di
Resurgis sono impreziosite dal brano "Eppure soffia", qui
interpretato da Alberto Bertoli, figlio del cantautore
Pierangelo. Il lavoro gode del patrocinio di Wwf, ministero
della Transizione Ecologica e assessorato alla Cultura del
Comune di Campomarino.
"La tematica ambientale degli incendi ci sta molto a cuore -
dichiarano Francesco Toscani e Cristiana Lucia Grilli, fondatori
dello studio e co-direttori del video - Ogni anno circa mezzo
milione di ettari di aree naturali vengono bruciati nell'Unione
Europea. All'Italia il triste primato, il patrimonio boschivo
nel Paese viene distrutto dalla furia del fuoco e dalla furia
criminale. Secondo l'European Forest Fire Information System
della Commissione europea dall'inizio dell'anno in Italia sono
andati in fumo oltre 158 mila ettari di boschi e foreste".
"Sono molto contento che in questo progetto di Creative
Motion - dichiara Alberto Bertoli - sia entrato a pieno titolo
il brano 'Eppure soffia' che evidenzia come l'uomo sia ancora
artefice della propria disgrazia. Credo sia un brano eterno
purtroppo finché l'interesse economico dell'uomo sarà superiore
all'interesse per il proprio ambiente. Avere rispetto per il
proprio ambiente significa curarsi delle persone che verranno
dopo, dei nostri figli e dei figli che avranno".
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