"Quasi il 90% dei ricoveri
nelle terapie intensive abruzzesi riguarda persone non
vaccinate". Lo dice all'ANSA il referente regionale per le
emergenze, Alberto Albani, a capo della task force sul Covid-19,
fornendo una stima addirittura superiore rispetto al dato medio
nazionale elaborato da Fiaso (71%).
"Ci sono persone che, prima di essere intubate, si pentono
di non essersi vaccinate, ma ci sono anche coloro che rifiutano
di essere intubate", sottolinea l'esperto, ricordando che in
molti casi si tratta di pazienti giovani.
Per quanto riguarda l'area non critica, il 50% dei pazienti
riguarda soggetti vaccinati e l'altro 50% persone non vaccinate.
Anche questo dato conferma l'efficacia dei vaccini, considerando
che in Abruzzo le persone che hanno completato il ciclo
vaccinale sono oltre un milione, mentre quelle senza neppure una
dose sono circa centomila.
"In questa fase di crescita rapidissima dei contagi - afferma
Albani - la prima arma restano i vaccini, ma subito dopo ci sono
le mascherine, il distanziamento sociale e il rispetto delle
regole comportamentali, che ora tornano ad essere più importanti
che mai".
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