Alla luce dei dati odierni, in
Abruzzo il tasso di occupazione dei posti letto resta al 13% per
le terapie intensive e sale al 13% (+1%) anche per l'area non
critica, a fronte di soglie da zona gialla rispettivamente del
10 e del 15%. L'incidenza settimanale dei contagi per centomila
abitanti continua a salire rapidamente e arriva a 337 (soglia
limite 50), registrando il valore più alto dell'ultimo anno e,
in particolare, dalla seconda metà di novembre 2020.
Il virus in Abruzzo corre più spedito che mai. Una settimana
fa l'incidenza era di poco superiore a 200. La variazione
percentuale dei nuovi casi nell'ultima settimana, rispetto ai
sette giorni precedenti, è pari al +55%. Il dato sulle terapie
intensive, che grazie ai vaccini è tutto sommato contenuto
rispetto al passato se rapportato al numero dei casi attivi, è
comunque raddoppiato nel giro di due settimane. Così come i
ricoveri in area medica sono in costante e graduale aumento: a
questi ritmi, nel giro di pochi giorni anche il terzo parametro
dovrebbe superare le soglie da zona gialla.
A livello territoriale, i numeri più alti sono ora quelli del
Pescarese, che peggiora in modo rapidissimo e registra una vera
e propria impennata: l'incidenza settimanale sale a 411; solo
una settimana fa era a meno della metà. Nel solo capoluogo
adriatico, che oggi, per il secondo giorno consecutivo, registra
più di cento nuovi casi, l'incidenza schizza a 445. In altre
parole, in città oltre cinque persone su mille sono risultate
positive negli ultimi sette giorni. Segue il Teramano, con
un'incidenza pari a 331. Poi c'è l'Aquilano che, con 297, mette
a segno il dato più alto dell'anno. Chiude il Chietino, sempre
in rapido peggioramento, con 275.
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