Un viaggio nel tempo e nello spazio
sulle tracce della guerra sociale, che vide opporsi, dal 91
all'88 a.C., le città italiche dei Marsi, dei Sanniti e di altri
popoli "periferici" allo strapotere di Roma. E' "Decumano
Maximo", film-dossier diretto da Alessio Consorte, coprodotto da
CF Studio, dalla Fondazione Pescarabruzzo e dallo stesso
regista, che sarà presentato in anteprima al cinema Anteo
CityLife di Milano dal 15 al 17 Febbraio.
Protagonisti del docufilm, girato soprattutto in Abruzzo, gli
italici che rivendicavano gli stessi diritti dei romani. Non a
caso, sulle monete dell'epoca è raffigurato un toro (simbolo
italico) intento ad azzannare una lupa, l'effigie romana per
antonomasia. Furono i Marsi, cui poi si aggiunsero altri popoli,
a decidere di marciare sulla via Valeria, giungendo alle porte
di Roma, dove furono battuti. 'Decumano Maximo' riporta a quei
giorni e a quei luoghi bellici abruzzesi, tra cui Corfinio, in
provincia dell'Aquila, dove - emerge nel film - venne forgiata
per la prima volta una moneta autonoma con la scritta Italia.
"L'origine del nome Italia fa ovviamente gola a tutti, ma le
sue origini assolute dimorano nella Majella, nel Gran Sasso, in
Abruzzo, a Corfinio - spiega Consorte -. Oggi la vulgata vuole
che le sue radici siano in Calabria: ma il cuore italico batteva
nell'Appennino, e nella nostra regione, solo successivamente
quelle genti e quei guerrieri sono scesi a sud".
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