Inverno mai entrato nel vivo
sull'Appennino abruzzese con deficit pluviometrico e
nivomentrico praticamente a tutte le quote. Una stagione
caratterizzata dal dominio, a fase alterne, dell'anticiclone
africano con solo rapide incursione artiche che non hanno mai
apportato grandi accumuli di neve. Fatta eccezione per le aree
dei grandi comprensori sciistici come l'Aremogna, Monte Magnolia
e Campo Imperatore il resto delle montagne abruzzesi hanno un
innevamento che ricorda molto quello di fine aprile-inizio
maggio. Anche le temperature quest'anno, tranne rari casi da
inversione termica, non hanno registrato dati degni di nota se
non in termini di quasi costante sopra media.
Stamani le temperature massime hanno raggiunto i 14 grandi sui
grandi altipiani interni come Cinquemiglia o quello delle Rocche
e in quota i termometri sono schizzati in alto ancora una volta
durante questa stagione estremamente anomala. Notevoli, secondo
i dati dell'Associazione Meteorologica Aquilana "AQ Caput
Frigoris", i 9 grandi a Campo Imperatore (2132 m), gli 8 gradi
di Monte Genzana (1980 m) e i 13,7 grandi registrati a Passo
Godi (1560 m). Non va meglio sul Gran Sasso d'Italia dove al
rifugio Franchetti, a 2433 metri a ridosso del Corno Grande, la
colonnina in mattinata ha raggiunto i 6 gradi. (ANSA) DRN
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