Gaia Sabbatini va a mille. La
influencer e mezzofondista azzurra, al debutto stagionale, sigla
il record italiano dei 1.000 metri indoor a Birmingham (Gran
Bretagna), nella tappa Gold del World Indoor Tour: 2:38.67 il
tempo della 22enne delle Fiamme Azzurre che migliora di oltre un
secondo dopo otto anni il primato di Margherita Magnani (2:39.94
ad Ancona nel 2014).
Per Sabbatini c'è il quarto posto finale, sulla scia della
britannica Isabelle Boffey (2:38.25), della polacca Angelika
Cichocka (2:38.57) e della tedesca Katharina Trost (2:38.62).
Brava anche Federica Del Buono (Carabinieri), ottava con il
personale di 2:40.25. È il quarto primato italiano indoor in
poche settimane, e anche questo al femminile, dopo i record di
Sveva Gerevini nel pentathlon (4434 punti), Zaynab Dosso nei 60
(7.19) e Nadia Battocletti nei 3000 (8:41.72).
"E pensare che non avrei neanche dovuto correre nelle indoor
quest'anno - le parole di Gaia Sabbatini, allenata a
Castelporziano da Andrea Ceccarelli -. A dicembre ho avuto una
peritendinite al tendine d'Achille del piede sinistro, un
problema che ha fatto slittare tutta la preparazione. Poi però,
nel raduno di gennaio a Valencia, mi sono sentita molto bene e
abbiamo pensato che sarebbe stato inutile aspettare maggio per
tornare in pista. Sono contentissima, è stato davvero un
bell'esordio e migliorare un record assoluto è davvero
emozionante". "Oggi è uscita una gara strana, con la scozzese
Reekie in fuga dall'inizio e poi saltata nel finale - dice
ancora la teramana - e un gruppo di inseguitrici in cui c'ero
anche io. Ripensandoci, avrei anche potuto dare uno strappo in
più negli ultimi duecento metri, ma va bene così. Nel prossimo
weekend sarò agli Assoluti indoor di Ancona negli 800: una gara
veloce che mi aiuterà per i miei 1500. Perché tutto è in
proiezione della stagione all'aperto, nella mia specialità
preferita". I 1500 sono la distanza su cui lo scorso anno
Sabbatini si è portata a 4:02.25 nella semifinale dei Giochi di
Tokyo, seconda italiana di sempre dopo una campionessa olimpica
del calibro di Gabriella Dorio. Ed è la specialità in cui ha
trionfato a livello continentale sia agli Europei a squadre, sia
agli Europei under 23.
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