"La Regione Abruzzo sarà sempre
al fianco dei sindaci e dei balneatori abruzzesi a difesa delle
nostre imprese del mare e con loro oggi abbiamo sfilato nella
manifestazione a Roma. Non è pensabile distruggere il sistema di
accoglienza turistica italiana in virtù di una norma europea che
non tiene conto della nostra tipicità, non è possibile
permettere di svendere le nostre spiagge a discapito della
nostra stessa economia e di quelle famiglie che hanno costruito
e scritto pagine di turismo. È evidente che le decisioni del
Governo vanno corrette". Lo ha detto il Presidente del Consiglio
della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri che oggi ha partecipato
alla manifestazione indetta dalle organizzazioni di categoria
delle imprese balneari a Roma per chiedere la revisione delle
iniziative normative che di fatto consentiranno di mandare
all'asta le concessioni a dicembre 2023.
"Lo abbiamo detto nei giorni scorsi e lo abbiamo ribadito
oggi in piazza - ha sottolineato il Presidente Sospiri -: la
Regione Abruzzo farà sentire la propria voce con il Governo
sulla vicenda delle concessioni balneari al pari di Veneto,
Emilia Romagna e Toscana, chiedendo l'apertura di un confronto
utile a ribadire che, in sede di gara, venga riconosciuto il
valore aziendale e l'indennizzo degli investimenti effettuati ai
concessionari uscenti. Solo in questo modo si potranno tutelare
realmente le imprese storiche e familiari che contraddistinguono
l'offerta balneare della costa abruzzese. Un'istanza che
difenderemo con l'assessore Campitelli. A oggi il tema gare è
stato superato dalla sentenza del Consiglio di Stato, ma ritengo
che sia necessario garantire l'ammortamento e la valorizzazione
dell'esperienza professionale. Inoltre c'è chi, come tanti
operatori balneari abruzzesi, si è trovato costretto a convivere
con fenomeni erosivi della costa che hanno avuto un impatto
diretto sui fatturati degli ultimi anni, ovvero centinaia di
migliaia di euro di esborsi per rimettere in piedi le
concessioni, spese che di certo non sono state compensate dagli
incassi di stagioni sempre a rischio, specie dopo gli ultimi due
anni di pandemia. Come Regione Abruzzo chiediamo un intervento
chiaro nella proposta di legge contenuta nell'emendamento al Ddl
Concorrenza, presentato dal Governo per la riforma del demanio
marittimo, affinché ci sia un indennizzo pieno per tutti gli
investimenti: sia quelli autorizzati sia quelli ammortizzati
riconoscendo il reale valore delle aziende. Questo intervento
eviterebbe confusione nell'interpretazione della norma e
ridurrebbe la possibilità di contenziosi da parte di centinaia
di imprese che occupano migliaia di unità lavorative".
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