"Non sia solo una giornata di
dichiarazioni spot, ma piuttosto un momento di riflessione
nell'ambito di una più ampia programmazione che deve entrare
appieno nell'agenda politica. L'acqua è un bene prezioso, un
bene pubblico, che tale deve rimanere. Abbiamo davanti
un'opportunità importantissima per ottimizzare e rendere
efficiente il sistema: i fondi del Pnrr. L'Abruzzo, tra reti
colabrodo, rubinetti a secco e società idriche in difficoltà,
non può assolutamente permettersi di perdere questa occasione".
Lo afferma, in occasione della Giornata mondiale dell'Acqua, la
Cgil Abruzzo Molise.
Per il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine
Ranieri, e quello della Filctem Cgil Abruzzo Molise, Carlo
Petaccia, "la Giornata mondiale rappresenta sicuramente un
momento di riflessione, ma un bene pubblico così importante deve
essere al centro dell'agenda tutto l'anno. I problemi, in
Abruzzo, si fanno sentire sempre di più", sottolineano citando i
dati sulla dispersione idrica e i "serbatoi che rimangono a
secco, non solo in estate".
"Oggi - osservano Ranieri e Petaccia - abbiamo davanti una
opportunità importantissima: fare investimenti utili e di grossa
entità grazie ai fondi del Pnrr. Su questa partita, già alla
fine del 2020, avevamo evidenziato le necessità e le nostre
proposte alla Regione, ma ad oggi non sappiamo come si stia
affrontando questo tema. Ci piacerebbe sapere se i lavori siano
stati appaltati o meno e se stiamo sfruttando questa grande
opportunità. I lavori sono più che mai indispensabili per
risolvere il problema della dispersione e per efficientare nel
complesso il sistema idrico. Chiediamo alla Regione la massima
trasparenza sull'argomento: illustrino i lavori previsti e il
cronoprogramma degli interventi".
"In Abruzzo - proseguono i sindacalisti - problemi e
criticità riguardano anche le società di gestione della rete
idrica, alcune delle quali interessate da importanti situazioni
debitorie. Alle difficoltà preesistenti si aggiungeranno quelle
dovute all'aumento dei costi energetici e delle materie prime,
che inevitabilmente andranno a pesare in modo significativo sui
bilanci. E' il momento di concentrarsi sull'efficientamento
energetico", concludono, ribadendo che "l'acqua è e deve restare
un bene pubblico" e che "bisogna evitare in ogni modo di andare
verso la privatizzazione".
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