L'Associazione Italiana
Difesa Animali ed Ambiente ha deciso di offrire tremila euro a
chi darà informazioni utili per individuare i responsabili della
morte di una decina di cani e otto gatti a Pescocostanzo
(L'Aquila); a causare la morte i bocconi avvelenati sparsi da
ignoti in molte zone del paese che Comune ed Asl hanno già
provveduto a bonificare.
A lanciare l'allarme è stata la proprietaria di una cagnetta
che si era sentita male accusando chiari sintomi di
avvelenamento. Nonostante il tempestivo tentativo di salvarla
con specifiche cure disposte dal veterinario del paese, la
cagnetta è morta a distanza di poche ore. Nella stessa giornata
sono state ritrovate numerose carcasse di cani e gatti in altre
zone del paese.
"Si tratta di una situazione gravissima, ancora soggetta a
possibili variazioni sui numeri di animali coinvolti - scrivono
in una nota gli animalisti dell'AIDAA - mentre da un lato
apprendiamo con gioia che almeno uno dei cani avvelenati è
guarito dall'altra abbiamo deciso di mettere la taglia di
tremila euro sulla testa dei responsabili di tali crimini,
taglia che sarà pagata dopo la condanna definitiva dei
responsabili a chi fornirà informazioni certe e non anonime che
porteranno all'individuazione ed alla condanna definitiva dei
responsabili".
Nella giornata di oggi è stato depositato l'esposto-denuncia
ai carabinieri di Pescocostanzo che già si erano mossi alla
ricerca di prove e indizi per arrivare all'identificazione dei
responsabili. Le carcasse degli animali morti sono state
trasferite nell'Istituto zooprofilattioco di Teramo per le
analisi tese ad individuare la sostanza o le sostanze velenose
inserite nei bocconi che hanno ucciso i cani ed i gatti.
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