Il 25 aprile a Teramo è stato
celebrato nel ricordo del partigiano e medico Mario Capuani,
grazie al lavoro di ricerca degli studenti della scuola media F.
Savini. Questa mattina dopo la deposizione della corona di
alloro sul monumento dei caduti della Resistenza a Porta Madonna
e al Monumento dei caduti di tutte le guerre a Viale Mazzini, la
delegazione del Comune di Teramo con i rappresentanti delle
Forze dell'Ordine hanno svolto una celebrazione di
commemorazione dei protagonisti teramani della Resistenza.
Davanti al monumento intitolato a Alberto Pepe, sono stati
ricordati anche Berardo D'Antonio, Romolo di Giavannantonio e
Mario Capuani. Quest'ultimo è stato protagonista del progetto
degli studenti, i quali ne hanno ricordato il valore attraverso
scritti e poesie. Mario Capuani (nato a Torricella Sicura nel
1908 morto a Bosco Martese, 27 settembre 1943) è stato un
partigiano e medico italiano. Medaglia d'Oro al Valor Militare e
alla memoria. In particolare una studentessa dell'Istituto Di
Poppa- Rozzi ha letto le motivazioni con cui a Capuani fu
attribuita la medaglia al Valore dal presidente della Repubblica
Sandro Pertini. "Ideatore di un complesso piano di resistenza
armata contro gli oppressori, si imponeva sin dai primi giorni
per la sagacia nell'organizzazione e l'ardimento nell'operare.
Trasformava, con grande sprezzo del pericolo, il suo studio
medico in deposito d'armi e centro di coordinamento e
informazioni di ogni attività patriottica della zona di Teramo.
L' 8 settembre 1943, con audace colpo di mano, si impadroniva
della località Bosco Martese, rendendola luogo fortificato e
centro di resistenza partigiana, dando così inizio alle attività
belliche che si conclusero con la liberazione di Teramo, il 17
giugno 1944. Catturato la notte del 27 settembre 1943 ed
invitato a collaborare ed a fornire i nomi dei compagni d'arme,
opponeva sdegnoso rifiuto e veniva trucidato con un colpo alla
nuca sul luogo dello scontro al grido di «Viva l'Italia
libera!". A lui è stata dedicata una poesia dal titolo "Sei il
nostro eroe", in cui si ricorda la passione per i motori e per
la medicina che in battaglia è stata preziosi per tutti i
compagni, come ricordano le testimonianze dei partigiani. Agli
eredi di Mario Capuani è stata consegnata una targa alla
memoria.
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