"I migliori atleti abruzzesi
vanno, prima o poi, ai gruppi sportivi militari che ti danno una
sicurezza dal punto di vista del futuro anche lavorativo. Una
fenomeno migratorio quasi necessario". A spiegarlo è il
presidente del Coni Abruzzo, Enzo Imbastaro.
"Un esempio di questo fenomeno - spiega all'ANSA -, accaduto
anche durante la pandemia, è quello di una ragazza di Pescara,
la nuotatrice Valentina Procaccini (attualmente in forza al CC
Aniene, ndr): la ragazza è veramente forte, spero che cresca
normalmente perchè è ancora molto giovane. Poi c'è anche
un'atleta di Teramo molto forte, Gaia Sabbatini - tesserata con
le Fiamme Azzurre - che ha partecipato alle ultime Olimpiadi ed
è campionessa europea under 23 dei 1500 metri, e anche una
ragazza di Sulmona, Manuela Spica - tesserata con Frascati
Scherma - che nello scorso aprile ha conquistato il bronzo con
la sciabola ai Mondiali Giovani e Cadetti di Dubai 2022 nella
prova femminile a squadre Under 20".
"I migliori atleti, anche nel Nord - aggiunge Imbastaro -
appena hanno la possibilità di andare a un gruppo sportivo
militare ci vanno perchè questo significa risolvere il problema
una volta che finiscono di fare l'attività sportiva. Fino a
qualche anno fa gli atleti venivano chiamati direttamente dal
gruppo sportivo militare: adesso la normativa è cambiata e anche
gli atleti devono fare il concorso per entrare, anche se in
realtà finalizzano i concorsi a individuare un determinato
atleta".
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