Dalla notte scorsa è ripreso lo
sciopero di molte marinerie italiane fra cui quella di Pescara
per protestare contro il caro gasolio. Dopo numerosi incontri,
fra cui quello che si era tenuto due settimane fa all'Aurum di
Pescara, è stata presa la decisione di non andare in mare. Da
mesi le marinerie protestano per il consistente aumento del
gasolio che sta portando sul lastrico gli armatori che ormai non
riescono più a coprire neanche le spese. Del problema erano
stati investiti anche i parlamentari abruzzesi e la Regione
Abruzzo. Nei giorni scorsi anche alcune associazioni di
categoria, fra cui la Confcommercio di Pescara, per bocca del
presidente Riccardo Padovano avevano lanciato l'allarme sul
rischio concreto di non vedere più il pesce locale sulle tavole
dei locali e delle famiglie abruzzesi.
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