Tracce di toluene sono state
rilevate oggi in seguito alle analisi effettuate a L'Aquila su
un campione di acqua stoccata preventivamente per controlli
nell'ambito del protocollo stabilito da Asl, Arta e Gran Sasso
Acqua (Gsa) per permettere il rifacimento della segnaletica
all'interno del tunnel del Gran Sasso lungo l'autostrada A24. Il
flusso idrico nella rete di distribuzione è stato immediatamente
interrotto, in questo momento sono in corso ulteriori controlli
e approfondimenti, i cui esiti dovrebbero arrivare nella notte,
perché la presenza della sostanza tossica non è stata registrata
dal gascromatografo, apparecchiatura molto puntuale, ma dalle
successive analisi sul campione di acqua.
Secondo quanto si è appreso da fonti della società del ciclo
idrico integrato Gsa, alla base della segnalazione potrebbe
essere stato un errore nelle risultanze delle analisi. I lavori
per il rifacimento della segnaletica effettuati da Strada dei
Parchi (SdP) spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25,
erano stati effettuati per 100 metri. Il protocollo è quello
stabilito ufficialmente nel corso di un sopralluogo nel traforo
del Gran Sasso da parte della Asl, dell'Arta, della Gsa e della
stessa SdP.
Sul pericolo di inquinamento della falda acquifera è in corso
un processo al Tribunale di Teramo che vede come imputati i
vertici di Infn, Strada dei Parchi e Ruzzo Spa, società pubblica
del ciclo idrico integrato di Teramo. Tutto questo mentre
Corrado Gisonni, commissario nominato dal Governo per la messa
in sicurezza dell'acquifero, dopo anni di rilevazioni e
progettazioni, sta per dare il via agli interventi che
complessivamente prevedono uno stanziamento di circa 100 milioni
di euro per opere di rifacimento delle condotte e di
impermeabilizzazione pavimentale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA